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Costolette di agnello arracanate con strudel di ciabotta.

Pubblicato da Maria Susana Diaz il 11/07/2013 | 12:39

Costolette di agnello arracanate con strudel di ciabotta
Ingredienti principali:
   costolette di agnello
    rametti di timo
    ciuffetto di prezzemolo

Ingredienti: per 4 persone

    12 costolette di agnello
    2 rametti di timo
    1 ciuffetto di prezzemolo
    1 rametto di origano
    1/2 spicchio di aglio
    200 g di pane raffermo sbriciolato
    olio extravergine di oliva
    sale
    pepe in grani

Per lo strudel:
    4 fogli di pasta brick
    1/2 melanzana tagliata a dadini
    1/2 peperone, tagliato a listarelle
    1 pomodoro ramato
    1 cucchiaio di olive nere e verdi
    10 g di capperi sotto sale
    1 spicchio di aglio
    1 costola di sedano
    olio per friggere
    olio extravergine di oliva
 
Preparazione:
  • Mettete a marinare le costolette di agnello per 2 ore in poco olio, un rametto timo, qualche gambo di prezzemolo e qualche grano di pepe grossolanamente macinato.
  • Mondate e tritate le erbe aromatiche rimaste insieme con l’aglio sbucciato, poi mescolatele con il pane sbriciolato.
  • Sgocciolate bene le costolette dalla marinata, salatele leggermente, quindi passate un lato solo nella panure aromatica, in modo che si rivesta uniformemente.
  • Disponetele in una teglia coperta da un foglio di silpat (foglio in tessuto di vetro rivestito in silicone, flessibile e antiaderente), irrorate con un filo di olio e cuocete in forno a 180 °C per circa 15 minuti (20 minuti se preferite la carne più cotta).
  • Preparate lo strudel: friggete in abbondante olio i dadini di melanzana e fateli sgocciolare su carta assorbente. In un’altra padella scaldate poco olio extravergine con l’aglio intero e soffriggete la cipolla affettata, il sedano a pezzetti e il peperone.
  • Quando saranno appassiti, unite il pomodoro, sbucciato e a cubetti, le olive denocciolate e i capperi dissalati, cuocete per 10 minuti, aggiungete la melanzana e proseguite la cottura per 5 minuti; lasciate raffreddare.
  • Disponete sui fogli di pasta brick qualche cucchiaiata del composto preparato (ciabotta), arrotolateli come dei sigari, pennellateli di olio e cuocete in forno a 180 °C per 10 minuti.
  • Disponete nei piatti individuali tre costolette di agnello, uno strudel di ciabotta tagliato in due e servite subito.
  • Vino consigliato: Piatto ampio e intenso che vuole un rosso di buon corpo, come il Montepulciano d’Abruzzo o il Rosso di Montalcino.
vino rosso di montalcino
Il Rosso di Montalcino è un vino DOC la cui produzione è consentita nel comune di Montalcino (SI).
Le sue caratteristiche sono esaltate dai piatti tipici della cucina toscana dal gusto schietto e deciso ma, ugualmente, potrà accompagnare, valorizzandole, le più diverse proposte della cucina internazionale. Si abbina a piatti di media struttura, quali primi di pasta con sugo di carne, di pollame, di funghi o tartufi, risotti compositi; secondi preparati con carni di maiale o vitello salsato. Deve essere servito in calici di cristallo per vini rossi ad una temperatura di circa 18 °C.
Il processo di lavorazione che va seguito per la produzione di questo vino prevede, esattamente come succede per il più famoso Brunello, che ad essere utilizzate siano esclusivamente uve di vitigni Sangiovese. Durante il processo di vinificazione, le vinacce devono rimanere a contatto con il mosto, in modo da poter rilasciare tutti gli aromi che andranno a caratterizzare il vino. Alla fermentazione, la cui durata è differente a seconda del prodotto in questione, segue la svinatura, il momento nel quale, cioè, mosto e vinaccia vengono separate. In seguito si procede, nell'ordine, ai processi di travaso, affinemento e invecchiamento, per poi imbottigliare il vino in bottiglie obbligatoriamente di tipo bordolese. Si può mettere in commercio soltanto dall'inizio di settembre dell'anno successivo a quello di vendemmia.
Nelle annate particolarmente favorevoli tutte le uve vengono destinate alla produzione di Brunello ed Altero. Per questa ragione la produzione di Rosso di Montalcino può variare sensibilmente e non può essere assicurata con ogni vendemmia.

 


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A proposito di: Maria Susana Diaz

Ho deciso di aprire questo blog, per condividere insieme ad altre persone la passione che ho per la cucina, da qui il titolo del blog, non mancheranno ricette classiche, rivisitate, personali e cercherò di spaziare il più possibile. Le ricette che troverete rispecchiano il mio quotidiano, spero di riuscire per quanto sia la mia modesta esperienza di poter esservi utile nei miei consigli, perchè qualunque cosa decidiate di fare, la cucina richiede tempo, amore e passione.

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